La lapide ai caduti sul palazzo del Municipio in varie giornate di commemorazione.
La lapide venne scoperta il 20 settembre 1922.
Nella parte superiore è incisa: “O Italia madre/consacra/all’eterna giovinezza della tua gloria/i baldi figli di Teramo/caduti nella santa luce delle armi/pel suo immutabile confine.” L’opera venne commissionata all’ing. Pio Ferretti, docente di disegno e vice-direttore della R. Scuola Tecnica di Teramo, fu eseguita dalla Ditta Moschini e Conti di Roma con l’aiuto del marmista V.Pergnano. I fregi in bronzo invece, con le due baionette ricurve, in segno di pace, furono modellate da Paris e Rocriech. Complessivamente l’intera opera fu portata a termine dalla Cooperativa teramana L’Avvenire, guidata dal cav. Lisciani Petrini Amedeo, fratello di valoroso caduto in guerra e Presidente della cooperativa stessa.