L’entrata in guerra dell’Italia pose la questione fondamentale dei rifornimenti alimentari, che furono essenziali per i reparti militari cosicchè, per far fronte alle notevoli carenze dei generi di consumo, si pose in atto una fitta rete di propaganda volta a displiplinare la distribuzione e l’utilizzo dei prodotti. Su disposizione del governo nascquero i Comitati provinciali e comunali composti da cittadini che dessero garanzia di rettitudine ed onestà per la propaganda e il controllo, furono tenute conferenze per promuovere la raccolta della carta e dei metalli, furono coinvolti i sacerdoti perchè, in maniera capillare, esortassero il popolo alla parsimonia e alla sobrietà e gli insegnanti nel loro dovere di educatori. Nella provincia di Teramo non mancarano incidenti dovuti alla carenza di grano, per l’introduzione della tessera per la macinazione e per l’aumento del costo del pane.

  • Titolo

    Miscellanea di documenti

  • Data

    1915-1918

  • Descrizione

    Articoli di giornale, proclami delle organizzazioni assistenziali e dei comuni della provincia (Nereto), che raccontano le politiche di razionalizzazione dei consumi, ad esempio della carne, messe in atto durante la guerra. In un articolo de Il Corriere Abruzzese si segnala che, per limitare il consumo di farina e uova, il Ministero delle poste ha proibito la spedizione oltre la provincia di qualsiasi prodotto da forno, ad esempio focacce, pane e simili.

  • Collocazione

    Biblioteca Dèlfico, sezione Abruzzese

  • Fonti