L’entrata in guerra dell’Italia pose la questione fondamentale dei rifornimenti alimentari, che furono essenziali per i reparti militari cosicchè, per far fronte alle notevoli carenze dei generi di consumo, si pose in atto una fitta rete di propaganda volta a displiplinare la distribuzione e l’utilizzo dei prodotti. Su disposizione del governo nascquero i Comitati provinciali e comunali composti da cittadini che dessero garanzia di rettitudine ed onestà per la propaganda e il controllo, furono tenute conferenze per promuovere la raccolta della carta e dei metalli, furono coinvolti i sacerdoti perchè, in maniera capillare, esortassero il popolo alla parsimonia e alla sobrietà e gli insegnanti nel loro dovere di educatori. Nella provincia di Teramo non mancarano incidenti dovuti alla carenza di grano, per l’introduzione della tessera per la macinazione e per l’aumento del costo del pane.
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