Dopo il fallimento delle trattative con l’Austria (cui l’Italia chiede compensazioni territoriali per entrare in guerra a fianca degli Imperi centrali) il governo italiano stipula segretamente e all’insaputa del Parlamento il Patto di Londra, con il quale l’Italia accetta di entrare in guerra di lì ad un mese alleandosi con la Triplice Intesa, ottenendo, in cambio di vittoria, il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria, la Dalmazia (eccetto Fiume), la base navale albanese di Valona e il riconoscimento di sovranità sui possedimenti del 1912 nel Dodecaneso.